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Cosa troverete in questo numero:
Retrocopertina
La nostra “retrocopertina”. Una panoramica sulla situazione politica attuale.Le notizie da non perdere
Politica
L’elezione a sindaco di Angelo Di Nardo, il totogiunta, il passaggio di consegne e la proclamazione degli eletti. Verso il primo consiglio comunale.
Come sarà il consiglio comunale 2025-2030.
L’intervista al vicesindaco e assessore in pectore, Simone Ciccotelli.
Pci e Psi polemici col Pd.
La politica che fu: ripercorriamo le tappe elettorali di Ortona dal 1994 ad oggi.
Parcheggi a pagamento nelle zone balneari – dal 1° giugno sono tornati i parcheggi a pagamento nelle aree costiere di Ortona. Fino al 15 settembre.
La Sasi ha un nuovo presidente – Scaricaciottoli prende il posto di Basterebbe, che lascia dopo nove anni.
Via Verde – la Provincia di Chieti ha indetto un bando per dare in concessione 5 immobili lungo la ciclabile. La Regione prova a un’operazione più massiccia e i sindaci dovranno dire la loro.
Eventi e Sport – Il calcio ortonese festeggia 100 anni. Pescara in serie B, grande festa e le dichiarazioni di Marsilio. L’Impavida sprofonda invece dalla serie A3 alla C per problemi finanziari.
L’Intervista
Il nuovo sindaco Angelo Di Nardo ai nostri microfoniTLDR
Notizie in breve.In Agenda
Cosa succederà nei prossimi 15 giorni?Mirabilia
Una cosa da leggere/ascoltare/vedere nelle prossime due settimane ad Ortona.
Inbox
Lo spazio aperto alle vostre voci. Lettera aperta di Antonio Pellegrini, presidente di ANPI Ortona. Una riflessione sui referendum e la politica ortonese.

1 - Retrocopertina
Il nuovo sindaco di Ortona
L’8 e 9 giugno si è tenuto ad Ortona il ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco e il risultato è stato netto: con il 62,07% dei voti, Angelo Di Nardo (Fratelli d’Italia) ha superato Nicola Fratino (Forza Italia), fermo al 37,93%, con un distacco di più di 2.500 preferenze.
Il nuovo sindaco è Angelo Di Nardo, 37 anni, sostenuto da Fratelli d’Italia e dalle civiche Città che Amo, Forza Giusta per Ortona e Di Nardo Sindaco. Di Nardo aveva chiuso il primo turno da favorito, con il 26,93%, con quasi 500 voti in più rispetto a Fratino, espressione di una coalizione sempre di centrodestra (Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc-Ortona Popolare e Alleanza per Ortona), che si era fermato invece al 23,20%. Il centrosinistra di Ilario Cocciola (Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Centro Democratico, Il faro) è restato escluso dal secondo turno con il 20,15%, per un totale di 2.627 voti. Hanno pesato senz’altro le corse solitarie - e al di sotto delle aspettative - del Psi con Nicola Primavera (238 voti) e del M5s con Nicola Napolione (467). Un ipotetico “campo largo” avrebbe preso 3.377 voti, facendo accedere Cocciola al ballottaggio. Discorso da prendere con le pinze, perché si sa che in politica l’algebra spesso non funziona, ma che solleva certamente una questione nell’area progressista. Stesso ragionamento potrebbe essere fatto per i due candidati civici Leo Castiglione e Cristiana Canosa, che insieme fanno 3.172 voti, e anche questi sono numeri da ballottaggio.
L’affluenza è stata piuttosto alta per un secondo turno, soprattutto a ragione del fatto che la contesa è stata tra due aspiranti sindaci di centrodestra. Su 21.997 aventi diritto, hanno votato 11.694 persone, pari al 53,16%. Numeri più alti di quelli di tre anni fa (51,29%) Le schede valide sono state 10.386 (l’88,8%), mentre quelle nulle e bianche insieme hanno superato quota 1.300, quasi il 12% del totale; un dato che può testimoniare come molti si siano recati alle urne per votare i referendum, ma non per il sindaco. Rispetto ai voti raccolti insieme da Angelo Di Nardo e Nicola Fratino al primo turno (6.536) se ne sono aggiunti 5.157 al secondo (ben il 23,44% dell’elettorato).
I popcorn di Marsilio
Il presidente della Regione Marco Marsilio (FdI) aveva commentato ai nostri microfoni, durante l’arrivo dell’Amerigo Vespucci al porto di Ortona, la possibilità di vedere entrambi i candidati al ballottaggio e non si era sbilanciato né per l’uno né per l’altro, anzi. Tra le varie dichiarazioni aveva commentato così: “A quel punto mi metterò lì con i popcorn ad assistere allo spettacolo e non vedrò l’ora di essere accolto da uno dei due in città per mettergli simbolicamente la fascia”.
Detto, fatto:
Per Di Nardo una vittoria netta, ma anche simbolica
Il distacco tra i due candidati è stato ampio, superiore ai 2.500 voti. Di Nardo ha raccolto consenso in modo trasversale, anche in zone che storicamente votavano più al centro o a sinistra, e ha beneficiato di una campagna elettorale molto visibile, fatta di incontri capillari, video social e, in virtù dei suoi 37 anni, ha potuto giocare la carta rinnovamento. Parola, questa, non a caso molto usata tra i suoi sostenitori. Va riconosciuto, inoltre, a Di Nardo di non aver mai alzato i toni durante la campagna elettorale, anzi: fin dalla presentazione della sua candidatura lo scorso 15 marzo aveva detto: “Ricordiamoci di usare i social in modo corretto, senza divisioni o insulti. Non ci arrabbiamo se troviamo qualcuno che non la pensa come noi, ci sono state incomprensioni con qualcuno che conoscevamo ma dobbiamo superarle. Siamo tutti figli di questa terra”. Una messaggio chiaro che ha voluto rimarcare anche dopo la vittoria, nel discorso di ringraziamento di lunedì sera in piazza della Repubblica: “Sarò il primo a tirare le orecchie ai miei eletti, qualora facessero un uso improprio del social”.
Per Fratino una sconfitta dolorosa
Nicola Fratino, 70 anni compiuti a maggio, era già stato sindaco per due mandati, dal 2002 al 2012, e vicesindaco di Gianfrancesco Puletti dal 1994 al 1998 . Ha avuto il sostegno di quattro partiti di centrodestra ad esclusione di FdI, ma ha probabilmente pagato un fardello difficile da scrollarsi di dosso: la presenza di alcuni componenti tra le sue liste storicamente avversari politici, primo fra tutti Gianluca Coletti. Tant’è che il sindaco emerito Puletti (ex Alleanza Nazionale) ha sostenuto Di Nardo fin dall’inizio e perfino l’ex vicesindaco del Pd, Roberto Serafini, ha lanciato un appello pubblico per votare il candidato di FdI al ballottaggio. Ilario Cocciola, però, non ha dato indicazioni di voto ai suoi elettori, se non rispetto ai referendum. E lo stesso hanno fatto Nicola Napoleone (M5s) e Nicola Primavera (Psi). I civici Leo Castiglione e Cristiana Canosa, invece, hanno lasciato libertà di coscienza. Questo ha cambiato qualcosa sugli equilibri elettorali? Difficile dirlo. Quello che è certo è che Fratino ha preso soltanto 900 voti in più rispetto al primo turno, mentre Di Nardo più di 2900. Un abisso.
Questo divario potrebbe essere interpretato come un voto contro per tanti elettori, soprattutto di centrosinistra, che si sono recati alle urne anche per il referendum. Votare Angelo Di Nardo, per molti, non ha rappresentato un’identificazione, ma è stato uno strumento per “mandare a casa” diversi esponenti di lungo corso della politica locale schierati con Fratino, tra cui lo stesso candidato sindaco (che non a caso al primo turno ha preso 184 voti in meno rispetto alla somma di quelli delle sue liste). Un “rigore a porta vuota” - come quello che avrebbe potuto tirare il centrodestra al primo turno se fosse andato unito anziché dividersi in due - che forse molte persone hanno scelto di calciare tracciando una “X”.
Il totogiunta: l’unica certezza è il vicesindaco
Cinque posti da assegnare nell'esecutivo. Una casella sarà occupata sicuramente dal 42enne Simone Ciccotelli (Forza Giusta per Ortona), esule di Forza Italia, vicesindaco in pectore che prenderebbe anche deleghe assessoriali (agricoltura e sviluppo economico e non solo). Altro posto blindato per il sociale sembrerebbe essere quello di Anna Rita Guarracino (FdI). Tra gli eletti di “Città che amo” è favorito il 27enne Antonio Sorgetti come assessore a manifestazioni, sport e cultura, ma anche Italia Cocco può giocarsi le sue carte. Resta da capire la posizione di Franco Vanni, il più votato (532): il coordinatore di FdI, medico in pensione, potrebbe ricevere l’assessorato alla sanità, proseguire il lavoro di capogruppo del partito in aula o restare fuori dalla giunta ma ottenere la presidenza del consiglio. Posizione però appetibile anche per Fabio Palermo (FdI) e lo stesso Antonio Sorgetti. Per la lista “Di Nardo Sindaco”, invece, i possibili nomi sono quelli di Alice Di Maio (prima degli eletti) e di Alessio di Vincenzo (primo dei non eletti). La lista potrebbe però anche rimanere fuori dalla ripartizione in giunta, ma nelle intenzioni del primo cittadino ci sarebbe comunque quella di distribuire incarichi ai consiglieri comunali, con la delega all'ambiente che potrebbe essere affidata al geologo Pasqualino d'Angelo (secondo degli eletti di “Di Nardo Sindaco”), già assessore provinciale nella giunta di Mauro Febbo.
La quinta casella dell’esecutivo andrà a una figura tecnica esterna che si occuperà o di bilancio o di urbanistica (c’è qualche rumor). Il sindaco Di Nardo dovrà bilanciare il peso delle deleghe con quello elettorale delle liste e dei candidati, garantendo allo stesso tempo gli equilibri politici della coalizione e quelli di genere imposti dalla legge (almeno 2 dei 5 posti devono essere occupati da uomini o donne).
2 - Le notizie da non perdere
Angelo Di Nardo, le prime dichiarazioni da sindaco: “Posso solo ringraziare tutti i cittadini che, con il loro voto, hanno riconosciuto sette anni di impegno. Ho creduto e credo in una città matura e con tutte le qualità per guardare con fiducia al futuro. Ortona deve essere attrattiva per chi la vive ogni giorno e per chi vuole sceglierla come luogo di lavoro o di studio, deve essere capace di proporsi sullo scenario economico e produttivo nazionale e internazionale in forza delle sue risorse. Noi lavoriamo su un programma di cinque anni di amministrazione perché il progresso si costruisce a passi ordinati e costanti”. Inizia così il mandato dell’ottavo sindaco eletto a Ortona dal 1994, cioè da quando è stata indetta l’elezione diretta dei primi cittadini. E Angelo Di Nardo è il più giovane fra questi (37 anni).
Come sarà il Consiglio comunale 2025-2030, con i primi dei non eletti per ogni lista, che subentreranno ai consiglieri nominati in giunta.
L’intervista al vicesindaco e assessore in pectore, Simone Ciccotelli: “Il centrodestra ortonese spaccato? Qualcuno in Forza Italia ha fallito. E non rinnoverò la tessera di FI, penserò solo ad amministrare”.
Pci e Psi polemici col Pd. Ne abbiamo parlato qui.
La politica che fu: ripercorriamo le tappe elettorali di Ortona. Si va verso l’ottava consiliatura della storia di Ortona nell’era dell’elezione diretta del primo cittadino, con all’orizzonte il quinquennio 2025-2030.
Parcheggi a pagamento nelle zone balneari di Ortona dal 1° giugno al 15 settembre: attivi a Viale Europa, Lido Riccio e Lido Saraceni, per un totale di 535 stalli.
Tariffe: €0,80/ora, €5/giornata (8:00–20:00). Residenti: sconto 20% (con badge) solo per i parcheggi stagionali, valido per 1 veicolo per famiglia, previa registrazione all’ufficio COGAS (parcheggio Ciavocco, livello -1).
Pagamenti: contanti, carte contactless, smartphone, o tramite app EasyPark.
Qui tutti i dettagli
Nuovo presidente per la Sasi: Nicola Scaricaciottoli, ingegnere ed ex sindaco di Paglieta, guiderà la società idrica della provincia di Chieti, succedendo a Gianfranco Basterebbe dopo 9 anni. Appoggiato in prima persona da Antonio Tavani (coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia), con lui nel nuovo Cda anche: Consuelo Di Martino e Mario Paolini. Scaricaciottoli ha promesso continuità e attenzione alle criticità tecniche. Votazione dei sindaci: 38 favorevoli, 31 astenuti, 4 contrari. Ne abbiamo parlato qui.
Via Verde, la Provincia cerca gestori per gli stalli: a Ortona bando per Lido Saraceni. La Provincia di Chieti ha pubblicato un bando per affidare cinque stalli lungo la Via Verde, tra cui uno a Lido Saraceni di Ortona. Saranno destinati a punto ristoro, ciclofficina e servizi igienici accessibili. La data di apertura delle offerte è stata posticipata allo scorso 10 giugno 2025. Restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali.
Sempre sulla Via Verde, l’idea del consigliere regionale Nicola Campitelli (FdI) per intensificare i chioschi amovibili sulla Costa dei Trabocchi è al momento in stand-by. La palla passa ai sindaci dei comuni sulla ciclabile, che intanto hanno deciso di cominciare a organizzarsi autonomamente per uniformare i servizi, tutelare il paesaggio e promuovere uno sviluppo turistico coeso. Questa la posizione di Angelo Di Nardo: “Si tratta di manufatti leggeri e amovibili che non dovrebbero incidere sul paesaggio. Sono già in contatto costante con Nicola Campitelli per trovare una soluzione che incentivi i servizi sulla Via Verde”.
3 - L’intervista
L’intervista in esclusiva ai microfoni di 66026 del neo sindaco Angelo Di Nardo.
Di Nardo, come sta vivendo questi primi giorni da sindaco?
“Sono giornate intense, piene di adempimenti. Ho però la sensazione di essere salito su una macchina pronta a ripartire con velocità. Con una città che ha grandi aspettative”.
In questi giorni l’argomento principale è la sua futura giunta. Ci sono dei nomi imprescindibili?
“In politica nulla è imprescindibile, tutto deve essere frutto di ragionamento”.
Quali sono i criteri e i metodi che adotterà per la scelta delle persone da nominare nel suo esecutivo?
“Innanzitutto il dialogo. Incontrerò i referenti delle liste che hanno lavorato con me e ascolterò le loro proposte. Gli elettori hanno dato un segnale chiaro e da quella base partiremo per poi valutare le competenze e le disponibilità di ciascuno”.
Quali sono le tempistiche?
“Entro fine giugno. Voglio definire la squadra nei tempi più brevi possibili per iniziare subito a lavorare”.
Cosa farà appena avrà una giunta?
“Abbiamo presentato un programma alla città, ed è da lì che dobbiamo partire. Occorre ora monitorare con decisione lo stato dei fatti”.
Il neo presidente della Sasi, Nicola Scaricaciottoli, è stato presentato dal coordinatore provinciale del suo partito Antonio Tavani (FdI). Ha un filo diretto con lui?
“Abbiamo tutte le intenzioni di lavorare insieme. C’è la possibilità di entrare in un sistema di opportunità che arriva fino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”
È realistico pensare a un piano chiusure dell’acqua ridimensionato rispetto l'estate scorsa?
“A una manciata di giorni dalla proclamazione, realisticamente non posso rispondere, ma certamente lavoreremo per ridurre i disagi”.
Le periferie sono un tema a lei caro e ha indicato come una delle possibili prime azioni uno stanziamento per la viabilità nelle contrade. Di quale importo stiamo parlando e ci può anticipare dove interverrà?
“Questi sono progetti che vengono definiti dalla giunta. Quando avremo un quadro completo potremo avviare il percorso. Ma si tratta di interventi che consideriamo assolutamente prioritari”.
Per via del commissariamento, l’estate scorsa è stata low cost. Vista la stagione estiva ormai praticamente avviata, per questa estate ha già in mente un piano d’azione a livello di eventi turistici?
“Non è semplice: se si vuol fare un’operazione di qualità si inizia a lavorare già dalla stagione invernale, con un filo conduttore che consente di stabilire i giusti contatti. Abbiamo però importanti associazioni culturali in città e con loro possiamo lavorare per cercare di offrire una buona proposta last minute. Dopo aver visto la cassa, penso sia necessario comunque fare una variazione di bilancio per fare un minimo di programmazione degli eventi estivi”.
Si può ricostruire il centrodestra?
“Andrebbe chiesto a chi ha cercato a tutti i costi la frattura. Non siamo stati noi ad arrivare con una candidatura nata fuori dal tavolo di trattativa”.
4 - TLDR
Non ce l'ha fatta Angelo Filippi, il 19enne di Chieti vittima di un incidente sulla pista da cross a Ortona.
L'istituto comprensivo F. P. Tosti di Ortona premiato agli Anter Green Awards.
Sanità: per le prenotazioni ai Cup ci sarà la possibilità di accedere a prestazione anche in una provincia diversa da quella di residenza. E possibilità anche nel fine settimana.
Pescara in Serie B, è festa grande. L’augurio del presidente Marsilio
Bando regionale da due milioni e mezzo di euro: parte la valorizzazione dei cammini d’Abruzzo, c’è anche il Cammino di San Tommaso
L’incredibile grandinata del 23 maggio scorso. Chiesto lo stato di calamità dal sindaco di Tollo, comune più colpito.
L’Impavida, squadra storica di pallavolo ortonese, non sarà più presente in serie A3, ma ripartirà dalla C. Il nuovo nome sarà: ASD IMPAVIDA PALLAVOLO ORTONA. Qui il comunicato ufficiale e queste le dichiarazioni rilasciate al Centro.
Il calcio ortonese compie 100 anni. La festa nel fine settimana del 13-15 giugno, tra il Torneo Amarcord, un triangolare tra Ortona Calcio, Polisportiva Caldari e Primavera ‘81, gioco e concerti.
Un trabocco a Hollywood: dal 18 maggio su National Geographic TV in streaming e dal 19 maggio su Disney+ e Hulu, il ristorante del Trabocco Mucchiola ad Ortona sarà protagonista di una delle puntate del il viaggio gastronomico dell’attore e conduttore Stanley Tucci, “Tucci in Italy”. Decisamente emozionante, come sorseggiare un caffè sul mare.
Ripristinata l’antica "Via dei Pescatori" grazie ai ragazzi di ZooArt e ad alcuni volontari. Realizzato anche un nuovo cartello segnaletico, interamente fatto da loro, mentre si avvicina l’estate del ventesimo anniversario — non senza più di qualche difficoltà.
5 - In agenda
Lunedì 16 giugno inaugurazione della 'Spiaggia Inclusiva - Bike to coast for everyone" al lido Saraceni.
A breve la nomina degli assessori. Da lì scatteranno 10 giorni per la convocazione del primo consiglio comunale, che a sua volta dovrà tenersi entro 10 giorni dalla stessa convocazione. Di Nardo avrà tempo, al massimo, fino al 4 luglio per tenere la prima assemblea e quindi presentare la giunta.
Si attende anche la pubblicazione di un cartellone estivo, seppur ridotto, vista la recente elezione del nuovo sindaco.
Quando inizieranno le chiusure programmate dell’acqua da parte della SASI?
(Perché sì, ci saranno. Eccome se ci saranno, anche quest’estate.)La rassegna estiva “Scintille” promossa dall’associazione Ets-Aps Donn.è. Nella cornice di ZooArt sotto la Passeggiata Orientale. Presentata lo scorso 4 giugno, i prossimi appuntamenti saranno il 24 giugno, ore 17, con l’incontro con l’associazione di promozione sociale Scosse nell’ambito del progetto Poster- pratiche oltre gli stereotipi. Il 28 giugno, alle ore 21, reading spettacolo “Mia zia era vintage”, una galleria di ritratti in versi per percorrere in lungo e in largo la “donnità” con l’autrice di reading Alessandra Racca.
Hai qualche evento da segnalare? Scrivici su 66026ilblog@gmail.com
6 - Mirabilia
Per le cose da leggere/ascoltare/vedere ad Ortona, un piccolo angolo lettura a cura di Bottega letteraria: Elena e Denise, due libraie unite da una grande amicizia nata tra gli scaffali della libreria Mondadori Bookstore di Ortona.
Insieme hanno ideato BottegaLetteraria, uno spazio pensato per raccogliere recensioni di libri, presentazioni, gruppi di lettura e interviste a scrittori e scrittrici. Se volete farvi dare qualche consiglio di lettura da loro, sono al Mondadori Bookstore Ortona, in c.so Vittorio Emanuele II 92.
Una delle operazioni editoriali più importanti degli ultimi anni è stata il passaggio di Philip Roth dal catalogo Einaudi a quello Adelphi. Perché non approfittare della nuova veste grafica per recuperare o rileggere un autore così importante?
“Portnoy’s Complaint” è il suo titolo originale e raccoglie in sé tutta la trama del libro. Protagonista è Alexader Portnoy, un trentenne ebreo americano, che fa un monologo al suo psicanalista. Attraverso questo flusso di coscienza, Portnoy metterà in discussione tutto: la sua vita, la sua educazione repressiva, il conflitto tra desideri e sensi di colpa.
Cosa accomuna Ortona e il Cile? La casa editrice Edicola Ediciones.
Edicola Ediciones nasce da un’idea dell’ortonese Paolo Primavera con lo scopo di accorciare le distanze tra due mondi: Italia e Cile. Il libro che vogliamo consigliarvi è stato scelto anche per il nostro gruppo di lettura di narrativa “Una stanza tutta per noi”.
Si tratta di “L’anno in cui parlammo con il mare” scritto da Andrés Montero.
A fare da palcoscenico è un’isola situata davanti alle coste del Cile che non si trova sulle cartine geografiche. Jerònimo e Juliàn sono due fratelli e non si vedono da cinquant’anni, finché il primo non decide di tornare. Saranno gli abitanti dell’isola a mediare tra i due, raccontando la loro storia e colmando un silenzio perpetrato per mezzo secolo.
7 - Inbox
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Antonio Pellegrini, con un commento sui risultati del referendum a livello locale e sull’elezione del nuovo Sindaco. Pellegrini è il Presidente della Sezione ANPI "Dario Serafini" di Ortona, e dipendente dell'Università degli Studi "G. d'Annunzio" presso la Biblioteca Medico-Scientifica del polo di Chieti.
Sono passati 79 anni e 83 referendum nazionali, di cui uno istituzionale, quattro costituzionali, uno consultivo e settantasette abrogativi, da quel 2 Giugno 1946, quando le elettrici – per la prima volta – e gli elettori votarono per la nascita della Repubblica Italiana. Quella data rappresenta, a distanza di anni, uno “spartiacque” per il nostro Paese che vedrà con la concomitante elezione delle/dei rappresentanti dell’Assemblea Costituente il punto di partenza dell’Italia che conosciamo fino ai giorni nostri. Per l’ANPI il 2 Giugno 1946, è non solo la data fondativa dell’Italia repubblicana ma rappresenta, con la Resistenza e la guerra di Liberazione, la fine del ventennio della dittatura e repressione fascista, delle leggi razziali e delle sanguinose guerre di aggressione a popoli non ostili, chiudendo con la monarchia complice della dittatura.
Per celebrare appieno quella data, come sezione ANPI ortonese, abbiamo ospitato il Prof. Andrea Rapini, docente di Storia contemporanea e Storia sociale presso l’Università di Bologna, autore del libro “L’antifascismo. Una tradizione generativa (1945 – 2025)” (Donzelli editore), secondo cui l’antifascismo va concepito come una promessa di emancipazione, che nel tempo si è arricchita di nuove dimensioni, pur mantenendo un nucleo essenziale: estendere la democrazia, renderla concreta nella vita quotidiana delle persone, trasformare le relazioni di potere e rivolgersi a chi vive ai margini della società.
Sicuramente una forma di estensione della democrazia è rappresentata dall’istituto referendario con il quale le elettrici e gli elettori possono direttamente abrogare parzialmente o integralmente norme di leggi, come nel caso dei cinque quesiti referendari dell’8 e 9 giugno, al raggiungimento del quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto affinché il referendum sia valido. Quorum che per quanto riguarda i quattro referendum sul lavoro e quello sulla cittadinanza, a livello nazionale non è stato raggiunto. Solo in 28 comuni, su un totale di oltre 7.800, si è raggiunto il quorum, e tra di essi abbiamo anche Ortona. A differenza di quanto indicato da più forze politiche che sostengono la coalizione di Governo, nella nostra realtà cittadina, complice sicuramente il ballottaggio per l’elezione del nuovo Sindaco, oltre il 51% delle elettrici e degli elettori (in media oltre novemila votanti per ogni referendum) ha esercitato il proprio diritto con risultati favorevoli all’abrogazione delle norme oggetto dei quesiti referendari che vanno dall’81,53% del quesito 3 (Abrogazione parziale di norme di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi) al 51,79% del quesito 5 (Cittadinanza italiana: dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la concessione della cittadinanza italiana).
I dati cittadini, relativi ai cinque quesiti referendari, dimostrano come le scelte delle elettrici e degli elettori sono state a grande maggioranza per l’abrogazione, mettendo in risalto la particolare attenzione dell’elettorato per le tematiche oggetto dei referendum. Se consideriamo, all’esito del risultato del ballottaggio che ha visto vincitore Angelo Di Nardo di Fratelli d’Italia prevalere su Nicola Fratino di Forza Italia, la maggiore percentuale dei votanti rispetto al ballottaggio del 2022 (53,16% di oggi e il 51,29% di tre anni fa) si può ipotizzare che le due consultazioni tenutesi l’8 e il 9 giugno hanno “benificiato” l’una dell’altra in termini di partecipazione.
Resta evidente, e i numeri lo confermano, come Ortona sia una città di destra dove, se le forze politiche che governano a livello nazionale e regionale non si fossero divise localmente, la vittoria sarebbe potuta arrivare già dal primo turno. Primo turno che ha visto uscire di scena (anche qui dividersi è stato letale) quelle forze civiche che dal 2017 all’aprile 2024 hanno amministrato la città, con il risultato del mancato ballottaggio per entrambi i candidati civici. Non di meno, ha pesato sul versante del centrosinistra la possibilità di arrivare al ballottaggio se tutti i partiti e le forze civiche di area progressista fossero andate insieme. Un quadro politico frammentato in generale, al primo turno, ha evidenziato da un lato il peso dei partiti nazionali e dall’altro lato il crollo di un civismo che teneva unito diverse anime che già prima dello scioglimento del precedente consiglio comunale si erano divise. Sul versante politico, a livello cittadino, molto ci sarà da lavorare per l’area del centrosinistra che dovrà cercare – oltre che essere valida opposizione in consiglio comunale - di essere presenza assidua sul territorio rilanciando le tematiche caratterizzanti del proprio programma elettorale con il fondamentale aiuto di tutte/i le/i candidate/i che hanno condiviso quel progetto politico.
Nei prossimi giorni vedremo come prenderà forma la nuova giunta Di Nardo, in che modo alle varie componenti (politiche e civiche di area) verrà dato riconoscimento per il risultato ottenuto ma soprattutto quale sarà l’apporto e il supporto a livello superiore (Regione e Governo) durante la consiliatura, visto che sul punto molto si è detto durante la campagna elettore. Buon lavoro al sindaco Di Nardo, l’augurio è che nell’esercitare il suo mandato tenga sempre presente i dettami della Costituzione, nata grazie a quella scelta referendaria istituzionale del 2 giugno 1946. Data che insieme a quella del 25 Aprile 1945, sono identitarie della nostra Repubblica.
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